Bando Distretti del Cibo – II Avviso - On. Denis Nesci

Il Bando per i Distretti del Cibo ha l’obiettivo di promuovere la crescita territoriale sostenibile attraverso il supporto alle imprese agricole e agroalimentari

Mira a favorire lo sviluppo economico, la coesione sociale, la sicurezza alimentare e la riduzione degli sprechi. Gli interventi previsti sono volti a integrare attività produttive locali, migliorare la competitività e incentivare l’innovazione tecnologica.

Sono ammessi a partecipare:

PMI e grandi imprese del settore agricolo e agroalimentare.

Organizzazioni di produttori agricoli e cooperative.

Distretti del Cibo costituiti in conformità alla normativa regionale.

Organismi di ricerca iscritti all’Anagrafe nazionale delle ricerche.

Le imprese devono essere legalmente costituite in Italia e operare nel territorio del Distretto di riferimento.

Il Bando prevede un fondo totale di 100 milioni di euro, con eventuali incrementi derivanti da future disponibilità ministeriali.

Le agevolazioni sono concesse come contributo a fondo perduto, con percentuali variabili in base al tipo di intervento e alla dimensione dell’impresa:

Fino al 65% per investimenti nelle aziende agricole e nella trasformazione di prodotti agricoli.

Fino al 100% per progetti di ricerca, sviluppo e promozione dei prodotti agricoli.

Per la trasformazione di prodotti agricoli in non agricoli, il contributo è del 20% per le PMI e del 10% per le grandi imprese.

Gli investimenti devono essere compresi tra 3 e 25 milioni di euro e realizzati entro tre anni dalla stipula del Contratto di Distretto.

Finalità del Contratto di Distretto:

Favorisce lo sviluppo territoriale, la coesione sociale e l’integrazione delle attività locali, promuovendo sicurezza alimentare e riduzione dell’impatto ambientale.

Stimola la collaborazione tra i soggetti beneficiari per migliorare la produzione e sostenere l’innovazione, promuovendo prodotti tipici del territorio.

Sostiene la diffusione delle innovazioni e dei processi di digitalizzazione tra i beneficiari del Distretto.

Limiti sui Soggetti Beneficiari:

Ogni programma può includere fino a 25 soggetti beneficiari, incluso il Distretto del Cibo.

Ogni soggetto può presentare una sola domanda, singolarmente o in forma aggregata.

Sono finanziabili:

Investimenti in attrezzature agricole e impianti di trasformazione.

Promozione e partecipazione a regimi di qualità.

Progetti di ricerca e sviluppo.

Attività di formazione e diffusione delle innovazioni.

Spese di animazione e comunicazione del Distretto.

Le spese ammissibili per il II Bando Distretti del Cibo sono suddivise in diverse tipologie di interventi, ognuno con condizioni specifiche:

Spese Preliminari

Sono ammissibili le spese per studi di fattibilità, indagini, progettazione e oneri concessori dalla data di pubblicazione del Decreto.

Investimenti in Attivi Materiali e Immateriali

Sono ammissibili spese per:

Acquisto di suolo aziendale (fino al 10% dei costi totali).

Opere murarie e miglioramenti fondiari (con documentazione che attesti qualità e funzionalità).

Acquisto di beni immobili (con valutazione che ne certifichi il valore di mercato).

Acquisto di macchinari, impianti e attrezzature nuovi di fabbrica.

Programmi informatici per la gestione aziendale e i processi produttivi.

Brevetti, licenze e know-how tecnologico.

Spese generali, come onorari e consulenze, fino al 12% delle spese ammissibili principali.

Attività Promozionali e Partecipazione a Regimi di Qualità

Sono ammissibili spese per:

Ricerche di mercato e progettazione di prodotti agricoli in regimi di qualità.

Partecipazione a fiere e mostre (spese di iscrizione, trasporto, montaggio stand).

Pubblicazioni e siti web per promuovere i prodotti agricoli.

Campagne promozionali rivolte ai consumatori, con un contributo massimo del 50% della spesa.

Progetti di Ricerca e Sviluppo nel Settore Agricolo

Ammissibili le spese per:

Personale tecnico e di ricerca.

Attrezzature e strumentazioni per la ricerca.

Consulenze e servizi di ricerca esterni.

Materiali e forniture necessari allo sviluppo del progetto.

Trasformazione di Prodotti Agricoli in Prodotti Non Agricoli

Investimenti nelle PMI sono finanziabili fino al 20% per piccole imprese e 10% per medie imprese, per attivi materiali e immateriali legati alla creazione di nuovi stabilimenti o all’ampliamento di quelli esistenti.

Formazione e Consulenza Tecnica

Sono ammissibili le spese per:

Corsi di formazione, seminari, conferenze e coaching.

Costi di organizzazione, viaggi, soggiorni e diaria per i partecipanti.

Spese di consulenza per progetti dimostrativi e servizi di consulenza tecnica.

Queste spese devono essere tracciabili e giustificate da contratti o fatture che ne evidenzino la connessione diretta con il progetto.

Le domande devono essere presentate tramite il Portale predisposto dal Ministero. In caso di indisponibilità, è possibile l’invio tramite PEC.

Bando a graduatoria. Le agevolazioni sono concesse mediante una procedura di valutazione delle domande presentate dai Soggetti proponenti, valutate positivamente e approvate a seguito di istruttoria condotta sulla base dei requisiti di ammissibilità, dei criteri di valutazione, nonché sulla base delle risorse finanziarie disponibili.

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