Il bando stabilisce le modalità per ottenere il credito d’imposta previsto dall’art. 15 della Legge 14 novembre 2016, n. 220, che disciplina il settore del cinema e dell’audiovisivo
Questo incentivo si rivolge alle imprese italiane e comunitarie, con l’obiettivo di favorire la produzione di opere cinematografiche, televisive, web, documentari, opere d’animazione e cortometraggi.
Possono accedere al credito d’imposta:
Imprese di produzione cinematografica e audiovisiva con sede legale o stabile organizzazione in Italia o in uno Stato membro dello Spazio Economico Europeo e soggette a tassazione in Italia.
Imprese europee che abbiano una filiale o succursale stabile in Italia e vi svolgano prevalentemente la propria attività.
Sono ammissibili al credito d’imposta le opere per le quali il richiedente è in grado di comprovare la copertura finanziaria del costo di produzione dell’opera secondo le percentuali previste dal decreto.
Le società di distribuzione specializzate in documentari possono accedere al credito d’imposta se rispettano i seguenti requisiti:
Codice ATECO 59.13 (distribuzione cinematografica);
Costituite come società di capitali;
Capitale sociale versato e patrimonio netto di almeno 10.000 euro;
Distribuito almeno tre documentari cinematografici negli ultimi due anni.
Le società che distribuiscono opere di animazione possono accedere al beneficio fiscale se:
Codice ATECO 59.13;
Costituite come società di capitali;
Capitale sociale versato e patrimonio netto minimo di 40.000 euro;
Distribuito almeno tre opere di animazione negli ultimi due anni.
Le società specializzate nella distribuzione di cortometraggi possono accedere al credito d’imposta se:
Codice ATECO 59.13;
Costituite come società di capitali;
Capitale sociale versato e patrimonio netto di almeno 10.000 euro;
Distribuito almeno tre cortometraggi negli ultimi due anni.
In merito alla produzione di opere cinematografiche le imprese devono essere in possesso di classificazione ATECO J 59.11.
Il bando prevede un credito d’imposta variabile a seconda della tipologia di produzione. Alcune aliquote possono essere differenziate in base ai costi eleggibili, con tetti massimi per opere e imprese. È previsto un limite massimo del credito che può essere riconosciuto per singolo progetto e per le remunerazioni di registi, sceneggiatori e attori.
Sono ammissibili al credito d’imposta:
Spese di sviluppo, pre-produzione, riprese, post-produzione, distribuzione e promozione.
Costi di produzione certificati, incluso il compenso per la produzione e le spese generali, entro il 15% del costo complessivo.
Le domande possono essere inviate dal 28 ottobre 2024, ore 17:00.
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