“La direttiva europea che impone la tassazione sull’Emissione di Co2 (ETS) a navi superiori a 5 mila tonnellate è la miccia che può innescare la bomba che la sinistra europea, con la compartecipazione dei Verdi, ha confezionato in Europa” è quanto dichiarano Carlo Fidanza e Denis Nesci (Fdi – Ecr). “Stiamo cercando di aprire uno spiraglio – sottolineano gli eurodeputati – alle ragioni di una revisione, pertanto abbiamo chiesto al Commissario per i Trasporti Adina- Ioana Vălean e al Commissario all’ ambiente Maroš Šefčovič, attraverso una lettera e un’interrogazione parlamentare, di riconsiderare una scelta economicamente e socialmente insostenibile”.
“Inoltre abbiamo scritto al Ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin, che ha in mano questo scottante dossier, con l’auspicio che nella prossima riunione del 5 ottobre nell’ambito del ‘Climate change Committee’, possa essere sollevata la questione che riguarda i porti di transhipment che rischiano di perdere la propria competitività, come Gioia Tauro”.
“Pur riconoscendo al Ministro un margine ristretto vista la fase esecutiva alle porte – la direttiva è stata approvata ad aprile 2022, periodo in cui non governava Giorgia Meloni – sarebbe di fondamentale importanza – concludono Fidanza e Nesci – far inserire all’ordine del giorno della riunione del Consiglio europeo Ambiente del 16 ottobre il tema della normativa ETS”.