Il pendolo si è spostato troppo sul rigore.
“Le proposte sulla riforma del Pattodi stabilità e crescita, presentate oggi dalla Commissione
europea, non convincono pienamente. Se da un lato è positivo il
tentativo di superare la rigidità delle attuali norme, le quali,
evidentemente, non sono più adatte rispetto al delicato contesto
economico che stiamo attraversando, dall’altro, purtroppo, il
pendolo sembra aver oscillato in direzione del rigore e non
della crescita”. Così in una nota il capodelegazione di Fratelli
d’Italia-Ecr Carlo Fidanza e l’eurodeputato di FdI Denis Nesci
componente della commissione Econ del Parlamento europeo.
“Infatti, aver fissato l’imposizione di un tetto pluriennale
alla spesa pubblica – proseguono – senza altresì prevedere una
“golden rule” per gli investimenti pubblici rischia di mettere a
repentaglio la ripresa economica e la crescita dei Paesi con un
alto debito, come l’Italia”.
“Per rilanciare la nostra competitività – aggiungono Fidanza
e Nesci -, abbiamo bisogno di una politica industriale e
commerciale adeguata e solida, accompagnata da regole economiche
che dovrebbero essere predisposte per andare incontro alle
esigenze degli Stati membri, evitando di imporre freni e vincoli
che ne impediscano il pieno sviluppo. Pertanto, sarà necessario
rivedere le nuove introduzioni relative all’aggiustamento
fiscale annuale che risulteranno particolarmente gravose per
diversi Stati membri. L’auspicio è che durante le negoziazioni
il testo finale venga migliorato per raggiungere un maggiore
equilibrio tra i due valori, stabilità e crescita, entrambi
necessari”